Sbrinz e il topo, di Anna Gabutti

 

GIORNO 10, 23.03.2020
WOOOW, OGGI HO PRESO IL MIO PRIMO TOPO!
Convinto che fosse tutto merito della fortuna del principiante, l’ho lasciato in fondo al prato. E poi ne ho acciuffato un altro!
Due catture fanno sicuramente di me un cacciatore e quindi ho lasciato la mia preda nella camera di sotto. Volevo che i miei padroncini la trovassero e fossero fieri quanto me di questo mio importante traguardo, ma... cavoli l’hanno presa meno bene di quello che pensavo!
1 mi ha sgridato, 2 aveva le lacrime agli occhi e 3 cercava un modo per rianimare la bestiola.
Che poi diciamocelo, saranno anche carini da vedere, ma i topi (campagnoli in questo caso) fanno un sacco di disastri.
Mangiano tutto quello che trovano, rovinano le cose e fanno anche tante cacchettine piccole piccole (e puzzolenti) ovunque!
Non è tutto: una mamma topo può fare fino a 50 piccoli 10 volte all’anno!
Insomma, se non ci fossimo noi gatti sarebbe una rovina! Quindi non capisco perché 1, 2 e 3 fanno tanto chiasso!
Appena partono per il giro “dell’isolato” decido di perlustrare nuovamente la zona.
E la mia costanza viene ricompensata: ecco la mia terza preda della giornata!
Gongolante mi dirigo verso casa con il topo in bocca (questa volta ho deciso che lo lascerò in cucina), ma ecco che arriva 1 vede il topo e... me lo requisisce!
Proprio così, me lo porta via dicendo che lui lo salverà!
Per trenta minuti buoni la ciurma lavora come una squadra (ecco il lato positivo della faccenda).
Terra, truciolo, erba, paglia, segatura e pezzi di legno riempiono una scatola trasparente per dare una casa al nuovo arrivato.
Fatto questo inizia la caccia al nome con tanto di estrazione per stabilire il vincitore.
Vince 1 con il suo TopoRilla! Vi rendete conto? Questi bambini hanno dato un nome a un topo... direi che l’isolamento comincia a farsi sentire!
Ma non è tutto: 2 corre in casa e ritorna con una siringa piena di latte da dare al topo che se la prende tra le zampette e se la sbaffa tutto beato!
A questo punto, per mostrare il mio disappunto, giro la schiena a tutti!
Ma sono talmente assorti da quell’esserino che non se ne rendono nemmeno conto!
Mi resta solo una cosa da fare: abbandonare il campo!
Vada la convivenza forzata 24 ore su 24 con tutta la ciurma, vadano le quattro tartarughe, ma se devo condividere il mio territorio anche con dei topi potrei cominciare ad avere delle difficoltà!

GIORNO 11, 24.03.2020
PAZIENZA, BISOGNA AVERE PAZIENZA!
Sto rientrando dal mio giretto di controllo delle pipì sui muri (visto quello che succede da queste parti meglio tenersi aggiornati su eventuali nuovi arrivi) quando sento aria di tempesta uscire dalla casa. Mi apposto sulla finestra della cucina per cercare di capire meglio e... dal ridere cado dalla mia postazione. Mamma ha la voce incredibilmente arrabbiata, 1 ha la voce preoccupata, 2 continua la sua attività di disegno mentre 3 piange dalla disperazione.
Cosa sarà mai successo?
Non sto più nel pelo dal ridere! TopoRilla è scappato!
Sembrerebbe che, mentre 1 lo prendeva in mano per fare in modo che 3 gli desse la siringa con il latte, abbia trovato una via di fuga e se la sia data a... zampe levate!
Nel trambusto a 1 viene un’idea!
Apre la porta e:
1: “Sbriiinnnnzzzz, Sbriiinnnzzzz vieni a cercare il topo!”
Ma nemmeno per tutta la carne macinata del mondo!
Visto? Ci vuole pazienza! Solo un po’ di pazienza e tutto si sistema!
E se è funzionato con un topo sicuramente funzionerà anche per questo periodo assurdo!

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